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Fin dalla preistoria maschere colorate e costumi adornati di piume e sonagli erano utilizzati dagli stregoni, per assumere aspetti terrificanti durante riti magici e propiziatori atti a scacciare gli spiriti maligni.
Nel mondo romano, dove si svolgevano feste in onore degli dei, possiamo più propriamente ritrovare le origini del nostro Carnevale.
Nell’antica Roma i festeggiamenti in onore di Bacco, detti Baccanali, si svolgevano lungo le strade della città e prevedevano già l’uso di maschere, tra fiumi di vino e manifestazioni danzanti.
C’era poi la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte, in cui giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nel ritmo dei festeggiamenti.
In marzo e in dicembre era la volta dei Saturnali, le feste sacre a Saturno, padre degli dei, che si svolgevano nell’arco di circa sette giorni durante i quali gli schiavi diventavano padroni e viceversa: il “Re della Festa”, eletto dal popolo, organizzava i giochi nelle piazze, e i gladiatori davano spettacolo.
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Con il cristianesimo questi riti pagani persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente forme di divertimento popolare.
Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti carnevaleschi entrarono anche nelle corti europee e assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica. |
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Resta ancora incerta l’etimologia della parola Carnevale: potrebbe derivare da Carnalia (feste romane in onore di Saturno, nel terzo secolo a.C.), o da carna-aval o carnevale (un invito a non mangiare carne), o ancora dal medievale “carne levare” o “carnem-laxare” (”togliere la carne” dalla dieta quotidiana, in osservanza del precetto cattolico di non mangiare carne durante i quaranta giorni di quaresima).
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Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la Quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze.
Si conclude il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima.
In Carnevale ovunque c'é aria di festa, di allegria e soprattutto di scherzi.
Conversando con i bambini sarebbe opportuno chiedere perché a Carnevale si usa fare scherzi; se é giusto secondo loro il detto A Carnevale ogni scherzo vale e se agisce bene chi lancia contro i compagni uova marce, farina o toglie di sotto la sedia a chi sta per sedersi facendolo cadere a terra.
E'opportuno far capire loro quali scherzi siano da evitare e quali siano gli scherzi simpatici, ma soprattutto come si sbaglia quando il nostro scherzo può far del male ai compagni.
Uno scherzo, per essere tale, deve far divertire tutti, anche chi lo riceve! Vogliamo annotarne qualcuno...?
Scherzi di Carnevale
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SCHERZI DA EVITARE
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SCHERZI SIMPATICI
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Mascherarsi per non farsi riconoscere
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Gettare i coriandoli in bocca o negli occhi
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Puntare verso i compagni pistole giocattolo caricate
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Recitare scenette divertenti per far ridere i compagni
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Usare polverine per far starnutire
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Partecipare ad allegre feste organizzate da genitori
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Colpire i compagni con manganelli di plastica
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Sfilare per le strade mascherati
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Lanciare uova marce e puzzolenti
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Cantare canzoncine e recitare poesie divertenti
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Preparare e mangiare i dolci tipici della propria regione
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