La pubblicità della nostra scuola

 

Obiettivi:

Conoscere ed utilizzare il linguaggio iconico e verbale per costruire un messaggio pubblicitario. Sviluppare il pensiero decentrato e l'attribuzione di intenzioni e sentimenti ad altre persone. Consolidare la fiducia nelle proprie capacità espressive. Utilizzare il proprio repertorio lessicale in maniera appropriata e creativa. Valorizzare il proprio vissuto.

Nota: questa attività è adatta ad un gruppo di bambini dai cinque anni in su ed è da svolgersi preferibilmente alla fine dell'anno scolastico. Si rivela particolarmente indicata alla fine di percorsi di riflessione "etici" quali ad esempio il valore della diversità, della pace, del rispetto per l'ambiente. Anche se nei bambini con disabilità intellettiva può risultare difficile la comprensione delle funzioni del messaggio pubblicitario, questa attività consente a tutti di dare il proprio contributo secondo i personali interessi e le differenti abilità. Una condizoine importante è che all'interno del gruppo vi siano almeno due o tre bambini che capiscano fin dall'inizio le finalità del lavoro e sappiano coinvolgere gli altri. Trattandosi di un'attività impegnativa occorre tenere sempre vivo l'entusiasmo, altrimenti è meglio lasciar perdere e ritentare in un secondo momento.

Occorrente:

- Un evento da promuovere (l'iscrizione alla propria scuola, una rappresentazione teatrale, un mercatino, una giornata particolare) o un valore che sta particolarmente a cuore al gruppo (la pace, l'alimentazione sana, il rispetto per l'ambiente, la diversità come ricchezza...).

- Alcune immagini pubblicitarie ritagliate da giornali o riviste;

- Pennarelli, colla, tempere, cartoncino e tutto quanto potrà servire per realizzare il manifesto pubblicitario;

- Alcuni fogli per le bozze;

- (eventualmente) Macchina fotografica digitale e stampante.

Attività:

Preparazione.

Per prima cosa avviate una riflessione con i bambini sui vari linguaggi della pubblicità. E' essenziale che i bambini comprendano il contenuto del messaggio pubblicitario, perciò si dovrebbero dedicare un paio di incontri alla consultazione di annunci pubblicitari sulla stampa periodica e, se possibile, sui manifesti affissi lungo le vie del centro.

1. La riflessione potrebbe prendere spunto da una pubblicità di un prodotto a loro molto noto, come per esempio una marca di merendine o di giocattoli. Esaminate insieme le immagini, cercate di descriverle nella maniera più accurata possibile, chiedete ai bambini di esprimere dei giudizi di gradimento in merito alla scelta dei colori e delle eventuali ambientazioni. Chiedete quindi di riprodurre l'immagine su un foglio, utilizzando la tecnica preferita ma restando fedeli il più possibile agli oggetti rappresentati e ai colori.

2. In un secondo momento avviate la discussione sugli slogan. Leggeteli ad alta voce ai bambini e chiedete loro cosa significano. Poi fate loro alcune domande: "Secondo voi perché c'è scritto così?" "Se non ci fosse stato scritto niente avreste capito che era una pubblicità?" "A che serve la pubblicità?" "Se ci fosse stato scritto che questo prodotto era cattivo, lo avreste comprato?", etc. etc.

3. Spiegate ai bambini che bisogna promuovere all'esterno (ai genitori, ai bambini di un'altra scuola...) una certa iniziativa o un messaggio, che loro conoscono molto bene perché è stato oggetto di riflessione per buona parte dell'anno scolastico. A questo scopo dovranno realizzare un manifesto pubblicitario. Potete utilizzare la tecnica del branstorming per individuare le parole e le immagini-chiave della campagna. Ad esempio per realizzare una pubblicità-progresso sulla pace potreste chiedere ai bambini di dire la prima parola che viene loro in mente pensando alla pace: litigare, amico, guerra, sparare, amore, mani... Organizzate anche un brainstorming visivo, chiedendo ai bambini di scegliere alcune delle immagini che avrete ritagliato precedentemente da riviste o altro. Se le immagini non vi soddisfano, potete chiedere ai bambini di mimare delle scene di guerra e di pace e scattare delle foto o, ancora, proporre loro di realizzare dei disegni.

4. Adesso dovreste avere un bel po' di materiale grezzo a disposizione. Prendete il foglio di cartoncino bristol e spiegate ai bambini che dovrete usarlo per realizzare il vostro manifesto. Mettete ai voti una o due immagini da inserire. Appoggiatele sul cartellone senza incollarle. Potreste aver bisogno di spostarle o ridimensionarle o addirittura di cambiarle dopo l'ideazione della parte testuale.

5. Ci vuole uno slogan. Raccogliete tutte le parole che sono venute fuori dal brainstorming e rileggetele ad alta voce. Se le iniziative spontanee di invenzione sono scarse, fate ricorso alle tecniche note: trovare una frase che faccia rima con una da voi proposta; cercare delle similitudini, se avete a disposizione degli aggettivi, ad esempio: "la pace è dolce come..."; acronimo: trovate tante parole che iniziano ciascuna per ogni lettera di cui è composta la parola-bersaglio (esempio: P.A.C.E.); gioco del "se fosse": se la pace fosse pioggia... cosa succederebbe? e così via. (Suggeriamo di utilizzare una sola fra queste tecniche).

6. Se lo ritenete opportuno, chiedete ai bambini di disegnare una bozza di come pensano che verrà il manifesto una volta ultimato. Precisate che non importa scrivere correttamente le parole, basta fare uno schizzo dei disegni e disporre accanto ad essi alcuni ghirigori per indicare la presenza del testo.

7. Ora scrivete lo slogan. Scrivetelo prima voi a caratteri neutri, in stampatello su una lavagna o una lunga striscia di carta. Poi dite ai bambini che ora bisogna riscriverlo tutto colorato, come quelli dei giornali o dei manifesti. Potete aiutarvi con il computer, facendo scegliere ai bambini il carattere più adatto. Oppure potete chiedere ad ogni bambino di scrivere con il colore che preferisce una parola diversa, se lo slogan è abbastanza lungo.

8. Ora non vi resta che incollare le immagini e le parole. Il vostro manifesto può essere esposto nel luogo destinato. Evitate di relegarlo in aula come un cartellone qualsiasi, in modo che appaia chiaro l'intento di comunicare all'esterno un messaggio particolare. Se il lavoro è stato svolto anche da altri gruppi, confrontate e raccogliete i commenti dei bambini sui vari manifesti, senza però incoraggiare atteggiamenti competitivi.

Torna Indietro